giovedì 27 febbraio 2014

Montevertine, Pergole Torte e la Toscogna

Ormai nel mio primo decennio degustativo ho tratto le mie considerazioni e quasi “certezze”, ovviamente virgolettando certezze. Di vini buoni ce ne sono tanti, un po’ in tutti i territori, dalle Alpi alla Sicilia, dalla Francia alla Germania, dall’Austria alla Spagna e questo solo in Europa, ma l’intreccio tra i territori più vocanti, ed i climi più indicati hanno fatto si che le migliori zone di produzione, in base ai miei assaggi, siano in ordine rigorosamente alfabetico la Borgogna, Bordeaux, Piemonte e Toscana.
Curiosamente i vini prodotti in queste zone italo francesi hanno un nesso in comune, un filo di giuntura, una quadratura del cerchio, che fa si che abbiano  solide basi e buone altezze per creare l'ipotenusa qualitativa più lunga possibile.
Ieri sera ho attivamente partecipato alla bellissima serata organizzata da noi dell’Aies con Martino Manetti dell’azienda Montevertine in cui abbiamo avuto il privilegio di assaggiare in successione due piccole verticali di Montevertine e Pergole Torte.
Il diritto di cronaca m’impone di ricordare che il Montevertine è un Sangiovese al 90%, più colorino e ciliegiolo, entrambi al 5%, fermentazione di 21 giorni in vasche di cemento vetrificato, segue una maturazione di 24 mesi in botte di slavonia e 3 mesi di affinamento in bottiglia.
Il Pergole Torte è un sangiovese in purezza, fermentazione di 18 giorni in vasche di cemento vetrificato, segue una maturazione di 18 mesi in botte di slavonia , 6 mesi di barrique e altri 6 mesi di affinamento in bottiglia.
Il territorio invece è Redda in Chianti 425 s.l.m. e i vini prodotti per scelta, prima del padre Sergio, poi del foglio Martino Manetti sono dei IGT.
L’etichetta del Pergole Torte è stata disegnata da Alberto Manfredi grande pittore, e raffigura il volto stilizzati ed accennato di donna, in maniera inimitabile e con sublime eleganza di tratto.

MONTEVERTINE 2010 Bel colore rosso rubino, quasi brillante, profumi caldi di frutta rossa e bel floreale di viola mammola franca e netta, ingresso in bocca intenso e persistente, tannino esuberante  ma non scorbutico, ottima freschezza e persistenza gustativa. Corpo sottile, pur nella bella struttura, fine ed elegante. Si sente molto l’annata fresca e caratterizzante.  90
PERGOLE TORTE 2010, anche in quest’assaggio si sente molto l’annata, frutta rossa di piccolo taglio con buon grado di maturazione ma ben croccante, il ritorno del floreale lascia il passo allo speziato del terziario che ancora si deve ben amalgamare, e pre fortuna, si tratta di un 2010! Freschezza e acidità spinta, tannino in fase evolutiva che non pregiudica la ricerca dell’equilibrio. 88
PERGOLE TORTE 2007 Rosso rubino un po’ più scarico, sentori di frutta matura, lamponi e more su tutto, le spezie iniziano a prendere spazio, caffè da moka, pepe rosa e accenni di cannella, intenso e persistente con una grandissima acidità che contrasta il tannino in fase di affinamento.  87
MONTEVERTINE 2006 Rosso rubino intrigante, frutta a pasta rossa che prende sempre più il grado di maturazione, anche in questo caso si sente molto l’annata bella calda e classica che ha portato in cantina una perfettamente matura, acidità sostenuta, indice di una buona longevità, tannino d’impatto morbido e godurioso. 87
MONTEVERTINE 2004 Bel rosso rubino, incredibilmente il più chiuso del lotto, oltre al classico fruttato e speziato compaiono alcune note vegetali che impreziosiscono in bouquet complessivo, in bocca è setoso e scattante, la freschezza si armonizza con l’intensità, il corpo e la struttura sono forse le più sottili del lotto. 85
PERGOLE TORTE 2004 qua il divertimento sale, rosso rubino scarico, naso importante ed evoluto frutta al limite alto dell’evoluzione, non sfocia nello sotto spirito solo per l’alcol totale non troppo spinto. Equilibrio delle sostanze dure e morbide pressoché perfetto, ingresso in bocca importante, intenso e persistente, tappeto tannico fitto ma morbido, fine ed elegante, equilibrato nello scatto di freschezza che invoglia una beva unica, sostenuta da una sapidità salino minerale di grande fascino, mi ricorda una bella donna in tailleur, corto con autoreggenti nere che spuntano in alcune pose. Che mi sia piaciuto? 94
MONTEVERTINE 1999 Ragazzi il divertimento continua, rosso rubino tendente allo scarico, al naso si evince una complessità evoluta intrigante, rilevata dai terziari a go-go. Bocca composta di un grande equilibrio di sorta, tannino vellutato ed inebriante, 15 anni alle spalle, ma freschezza gioviale di inebriante fattura, corpo sinuoso elegante, con tutte le sue curve al posto giusto, beva incredibile, ogni sorso non appaga e ne richiamo uno successivo. Ovviamente è dovuto alla bontà allo stato puro. 92

Dopo aver valutato le sfaccettature dei due vini ci tengo a sottolineare anche i tratti comuni, lo stile aziendale , che è di una pulizia olfattiva rigorosa, un’estrazione media con una concentrazione non estrema. Un concentrato di rigore e austerità con qualche concessione più evidente nella fase della gioventù alla fresca esuberanza, tipica della Toscana. Mi colpito la sapidità marcata molto ben avvertibile nella lunga persistenza, sapidità dovuta al terreno molto ferroso come Manetti ha ribadito. La sensazione è stata quella di vini potenti, molto potenti ma non pesanti, nemmeno opulenti, che mantenevano un ottima bevibilità, e ogni sorso richiamava il successivo. In poche parole vini che “sembravano” dei borgognesi come filosofia, stile ed impronta orientati al Pinot Noir ed al suo scorbutico umore capace però di regalare emozioni e sogni a chi è in grado di coglierle. A occhi chiusi il Pergole Torte mi ha ricordato proprio questo, ma non lo dico (scrivo, ndr) come critica, ma come complimento, in quanto è proprio il pensiero di Martino. Difatti Martino ci ha confessato di avere la borgogna nel mirino, di amare il Pinot Noir, e il nebbiolo (altro vino dai tratti pocanzi evidenziati) e questa sua passione l’ha trasmessa ai suoi vini, e pur amando e vivendo la sua toscanità l’ha un po’ plasmata alla Toscogna. 
Per ultimo vi consiglio di servire entrambi i vini a circa 18°-20°, in ampi calici a forma di ballon o tulipano ampio, di accompagnarlo, nonostante il buon Martino dica col cinghiale, con un'ottima bistecca alla fiorentina. 
Ovviamente condividendo un calice, o meglio, la bottiglia con la persona amata. Vini perfetti anche per accompagnare una cena importante, una ricorrenza significativa della vostra vita, o più banalmente per regalarvi un piacere della vita.
Concludendo il Pergole Torte 2004 lo porterò un bel po’ con me.