Ormai nel mio primo decennio degustativo ho tratto le mie
considerazioni e quasi “certezze”, ovviamente virgolettando certezze. Di vini
buoni ce ne sono tanti, un po’ in tutti i territori, dalle Alpi alla Sicilia,
dalla Francia alla Germania, dall’Austria alla Spagna e questo solo in Europa,
ma l’intreccio tra i territori più vocanti, ed i climi più indicati hanno fatto
si che le migliori zone di produzione, in base ai miei assaggi, siano in ordine
rigorosamente alfabetico la Borgogna, Bordeaux, Piemonte e Toscana.
Curiosamente i vini prodotti in queste zone italo francesi
hanno un nesso in comune, un filo di giuntura, una quadratura del cerchio, che fa si che
abbiano solide basi e buone altezze per creare l'ipotenusa qualitativa più lunga possibile.
Ieri sera ho attivamente partecipato alla bellissima serata organizzata
da noi dell’Aies con Martino Manetti dell’azienda Montevertine in cui abbiamo
avuto il privilegio di assaggiare in successione due piccole verticali di
Montevertine e Pergole Torte.
Il diritto di cronaca m’impone di ricordare che il
Montevertine è un Sangiovese al 90%, più colorino e ciliegiolo, entrambi al 5%, fermentazione
di 21 giorni in vasche di cemento vetrificato, segue una maturazione di 24 mesi
in botte di slavonia e 3 mesi di affinamento in bottiglia.
Il Pergole Torte è un sangiovese in purezza, fermentazione
di 18 giorni in vasche di cemento vetrificato, segue una maturazione di 18 mesi
in botte di slavonia , 6 mesi di barrique e altri 6 mesi di affinamento in
bottiglia.
Il territorio invece è Redda in Chianti 425 s.l.m. e i vini prodotti per scelta, prima del padre Sergio, poi del foglio Martino Manetti sono dei IGT.
L’etichetta del Pergole Torte è stata disegnata da Alberto Manfredi
grande pittore, e raffigura il volto stilizzati ed accennato di donna, in maniera inimitabile e con sublime eleganza di tratto.
MONTEVERTINE 2010 Bel colore rosso rubino, quasi brillante,
profumi caldi di frutta rossa e bel floreale di viola mammola franca e netta,
ingresso in bocca intenso e persistente, tannino esuberante ma non scorbutico, ottima freschezza e
persistenza gustativa. Corpo sottile, pur nella bella struttura, fine ed
elegante. Si sente molto l’annata fresca e caratterizzante. 90
PERGOLE TORTE 2010, anche in quest’assaggio si sente molto
l’annata, frutta rossa di piccolo taglio con buon grado di maturazione ma ben
croccante, il ritorno del floreale lascia il passo allo speziato del terziario
che ancora si deve ben amalgamare, e pre fortuna, si tratta di un 2010!
Freschezza e acidità spinta, tannino in fase evolutiva che non pregiudica la
ricerca dell’equilibrio. 88
PERGOLE TORTE 2007 Rosso rubino un po’ più scarico, sentori
di frutta matura, lamponi e more su tutto, le spezie iniziano a prendere
spazio, caffè da moka, pepe rosa e accenni di cannella, intenso e persistente
con una grandissima acidità che contrasta il tannino in fase di affinamento. 87
MONTEVERTINE 2006 Rosso rubino intrigante, frutta a pasta
rossa che prende sempre più il grado di maturazione, anche in questo caso si
sente molto l’annata bella calda e classica che ha portato in cantina una
perfettamente matura, acidità sostenuta, indice di una buona longevità, tannino
d’impatto morbido e godurioso. 87
MONTEVERTINE 2004 Bel rosso rubino, incredibilmente il più
chiuso del lotto, oltre al classico fruttato e speziato compaiono alcune note
vegetali che impreziosiscono in bouquet complessivo, in bocca è setoso e
scattante, la freschezza si armonizza con l’intensità, il corpo e la struttura
sono forse le più sottili del lotto. 85
PERGOLE TORTE 2004 qua il divertimento sale, rosso rubino
scarico, naso importante ed evoluto frutta al limite alto dell’evoluzione, non
sfocia nello sotto spirito solo per l’alcol totale non troppo spinto.
Equilibrio delle sostanze dure e morbide pressoché perfetto, ingresso in bocca
importante, intenso e persistente, tappeto tannico fitto ma morbido, fine ed elegante,
equilibrato nello scatto di freschezza che invoglia una beva unica, sostenuta
da una sapidità salino minerale di grande fascino, mi ricorda una bella donna
in tailleur, corto con autoreggenti nere che spuntano in alcune pose. Che mi
sia piaciuto? 94
MONTEVERTINE 1999 Ragazzi il divertimento continua, rosso
rubino tendente allo scarico, al naso si evince una complessità evoluta
intrigante, rilevata dai terziari a go-go. Bocca composta di un grande
equilibrio di sorta, tannino vellutato ed inebriante, 15 anni alle spalle, ma
freschezza gioviale di inebriante fattura, corpo sinuoso elegante, con tutte le
sue curve al posto giusto, beva incredibile, ogni sorso non appaga e ne
richiamo uno successivo. Ovviamente è dovuto alla bontà allo stato puro. 92
Dopo aver valutato le sfaccettature dei due vini ci tengo a
sottolineare anche i tratti comuni, lo stile aziendale , che è di una pulizia
olfattiva rigorosa, un’estrazione media con una concentrazione non estrema. Un
concentrato di rigore e austerità con qualche concessione più evidente nella
fase della gioventù alla fresca esuberanza, tipica della Toscana. Mi colpito la
sapidità marcata molto ben avvertibile nella lunga persistenza, sapidità dovuta
al terreno molto ferroso come Manetti ha ribadito. La sensazione è stata quella
di vini potenti, molto potenti ma non pesanti, nemmeno opulenti, che
mantenevano un ottima bevibilità, e ogni sorso richiamava il successivo. In
poche parole vini che “sembravano” dei borgognesi come filosofia, stile ed
impronta orientati al Pinot Noir ed al suo scorbutico umore capace però di
regalare emozioni e sogni a chi è in grado di coglierle. A occhi chiusi il
Pergole Torte mi ha ricordato proprio questo, ma non lo dico (scrivo, ndr) come
critica, ma come complimento, in quanto è proprio il pensiero di Martino.
Difatti Martino ci ha confessato di avere la borgogna nel mirino, di amare il
Pinot Noir, e il nebbiolo (altro vino dai tratti pocanzi evidenziati) e questa
sua passione l’ha trasmessa ai suoi vini, e pur amando e vivendo la sua
toscanità l’ha un po’ plasmata alla Toscogna.
Per ultimo vi consiglio di servire entrambi i vini a circa 18°-20°, in ampi calici a forma di ballon o tulipano ampio, di accompagnarlo, nonostante il buon Martino dica col cinghiale, con un'ottima bistecca alla fiorentina.
Ovviamente condividendo un calice, o meglio, la bottiglia con la persona amata. Vini perfetti anche per accompagnare una cena importante, una ricorrenza significativa della vostra vita, o più banalmente per regalarvi un piacere della vita.
Concludendo il Pergole Torte 2004 lo porterò un
bel po’ con me.